Giulio Iacchetti è un industrial designer da sempre attento all’evoluzione del rapporto tra realtà artigianale e design. Con il progetto Internoitaliano ha creato quella che lui definisce una fabbrica diffusa, un tessuto produttivo composto da una rete di laboratori artigiani e aziende manifatturiere che incarnano l'eccellenza della capacità italiana di creare manufatti di altissima qualità.
Un nuovo approccio per comunicare e connettere il tessuto produttivo italiano, strategia operativa per il contemporaneo. Per giulio Iacchetti “ Brera rappresenta un unicum nella città: lì sei certo di trovare idee, progetti, visioni che restituiscono lo spirito più genuino e autentico del fare progetto oggi a Milano.”
la brera di Giulio Iacchetti
Quando arrivai a Milano il quartiere di Brera rappresentava l’evasione dalla periferia dove abitavo, il luogo dove poter passare un piacevole pomeriggio tra la Pinacoteca e le sue belle vetrine. Forse in quelle stradine che impongono un andamento lento rivivevo l’atmosfera del paese che avevo lasciato per l’avventura milanese.
Negli anni scoprii sempre di più la sobrietà e l’eleganza che distinguono il quartiere, le esposizioni di design dei suoi showroom erano (e lo sono ancora) un catalogo aperto dove potersi informare e formare alla scuola dei grandi brand.
Le mie passeggiate per Brera si sono trasformate nel tempo in una serie di appuntamenti fissi per una visita a vecchi conoscenti come Andrea Galimberti del Piccolo, un’occhiata alle vetrine di Molteni, un saluto agli amici di Valcucine, perdersi nel grande showroom di Boffi, passare da Paola C, trovare pretesti per acquistare qualcosa da ASAP e passare un poco di tempo in quel piccolo angolo di paradiso che è l’orto botanico.
Brera è un coacervo di valori, bellezza, progetto: le antiche botteghe artigiane hanno ceduto il passo a chi oggi artigianalmente pensa e progetta, vedi il condensarsi in quel quartiere di studi professionali di affermati e giovani designer, architetti, grafici e illustratori…anche questo fatto è segno di sincera vitalità.
Ottima dunque l’intuizione di eleggere il quartiere di Brera a Distretto del Design: è un riconoscimento ufficiale di una situazione che spontaneamente si era creata grazie alla libera iniziativa dei tanti attori (negozi, designer, gallerie d’arte, luoghi di esposizione, ecc ecc) che potranno solo beneficiare di un’organizzazione più accurata e in grado di dialogare ad armi pari con le rappresentanze degli altri quartieri del Fuori Salone.