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TRA ARTE E TECNO “DODICI TAVOLI PER LE CASE DELL'ARTE”



In continuità con una storia aziendale nata all'insegna della fertile contaminazione tra arte e industria, tanto da potere annoverare tra i propri 'contributors' il genio senza tempo di Lucio Fontana, Man Ray, Arnaldo Pomodoro, Tecno sceglie di presentare in occasione dei Saloni di Milano 2014 il tavolo-scrivania Vara, disegnato da Luca Scacchetti, con un nuovo, inusuale progetto: 'Dodici Tavoli per le Case dell'Arte'.

Nell'esclusiva location della showroom milanese ai Caselli infatti, in posizione strategica tra Corso Garibaldi e Corso Como, Tecno espone le artistiche interpretazioni di Vara operate sotto la guida del professor Andrea B. Del Guercio – titolare della Cattedra di Storia dell'Arte Contemporanea presso l'Accademia di Belle Arti di Brera - da un gruppo di allievi: Mauro de Carli, Alberto Gianfreda, Federico Unia, Emiliano Rubinacci, Carmine Sabbatella, Giulio Pace, Viola Ceribelli, Debora Fella, Maddalena Lusso, Giuseppe De Siati, Ilaria Forlini, Gium Gong.

Il progetto nasce, come sottolinea Del Guercio, da una suggestione del celebre critico Giulio Carlo Argan, che nel 1992 scriveva a proposito del contributo dato dagli artisti contemporanei alla cultura progettuale del Gruppo Tecno: "Vi sono motivi per pensare che oggi, nel campo del design, pittori e scultori possano rappresentare una punta avanzata rispetto agli stessi architetti, perché i loro interessi sono più mirati alla visualità che alla struttura dell'immagine".

Vara nasce già, del resto, come prodotto dalla singolare capacità di unire a un'alta flessibilità di uso e personalizzazione un impatto estetico sorprendente e inusuale. All'insegna della leggerezza, si propone infatti, nelle parole di Scacchetti, come "piano volante, senza appoggi, in un equilibrio acrobatico che ricorda Escher: effetto speciale reso possibile da una struttura di appoggio non prevedibile, che genera una sorta di piacevole straniamento ponendo un vuoto laddove ci si aspetterebbe un sostegno verticale. Il piano, frammentato in più parti anche per mezzo del bordo 'a vassoio', permette trasformabilità infinite".

Su questo principio di 'accoglienza', vero dna dell'oggetto, si sviluppano le interpretazioni dei giovani artisti, che hanno modificato liberamente piani e pannelli di cortesia, con grande soddisfazione del progettista che commenta: "Ognuna delle proposte riempie e arricchisce, senza mai negare la partenza, il progetto architettonico e compositivo di Vara, segno che rimane sempre evidente anche nelle proposte più radicali, in un interessante dialogo tra regola e suo superamento".

Secondo il progetto del professor Del Guercio infatti, il tavolo viene riletto grazie a maquettes che propongono tre differenti sguardi interpretativi: funzione decorativa, azione creativa (che rispetta la funzionalità), intervento di trasformazione del manufatto, secondo una progressione ascendente che dal semplice intervento cromatico giunge a una totale trasformazione dell'oggetto.

Da prodotto seriale, dunque, a pezzo unico, non a caso all'origine, grazie al progetto di Del Guecio, di una microcollezione in cui a ogni prototipo corrisponde un'opera dell'artista che lo ha realizzato, in continuo dialogo con i grandi classici di Tecno che popolano lo spazio della showroom.

Orari Fuorisalone:
8/13 Aprile 10:00 - 20:00


GIORNI DI APRILE:
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Orari durante il Fuorisalone:
8/13 Aprile 10:00 - 20:00
www.tecnospa.com
ESPOSITORI
& AZIENDE

Tecno

Fino dalla sua nascita, all'inizio degli anni '50, Tecno si pone come azienda esemplare del design italiano.
La fondazione e conduzione familiare ad opera di Osvaldo e Fulgenzio Borsani, la volontà di estendere l'inconfondibile patrimonio estetico, culturale e qualitativo del Made in Italy a livello internazionale, le profonde radici in una cultura italiana del design in cui la costante innovazione nel processo industriale nasce come risposta all'esigenza di aggiornamento produttivo e di estensione democratica a più ampie fasce di fruitori, fanno infatti di Tecno un'azienda leader del design italiano nel mondo.

Una capacità di "lavorare al confine" tra arte e industria, come sottolinea il presidente Giuliano Mosconi, che le ha consentito non solo di coinvolgere alcune tra le firme più prestigiose del panorama locale e internazionale, ma anche di collaborare alla realizzazione di interiors come il British Museum di Norman Foster o la Torre Agbar di Barcellona di Jean Nouvel, grazie alla valorizzazione di un custom made in cui tradizionali capacità artigianali si fondono alle più moderne tecniche ingegneristiche.

La vocazione 'ancipite' di Tecno, che trova la sua unicità proprio nella duplice tensione verso materiale e immateriale, mondo della creatività e mondo della produzione, trova conferma nei due nuovi progetti presentati in occasione dei Saloni Milanesi 2014.

All'insegna dell'innovazione tecnologica, la nuova parete Tecno w80 presenta infatti ben quattro brevetti di invenzione industriale, mentre il progetto di collaborazione con i giovani artisti diplomati a Brera si incarica di rileggere secondo le imprevedibili modalità dell'arte il tavolo direzionale VARA T503 pensato per Tecno da Luca Scacchetti.

LOCATION

Tecno
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Piazza XXV Aprile, 11

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