Ricominciamo da Brera
E se ricominciassimo da capo? Perché non azzerare tutto e ripartire dalle origini?
Ogni tanto fa bene fermarsi, fare un bel respiro profondo, sedersi con chi ne sa più di noi, sentirsi un po’ ignoranti e aperti alla scoperta, come il primo giorno di scuola. Ad esempio ci potremmo chiedere: che cos’è il design?
Le “Lezioni di Design”, cuore pulsante della quinta edizione di Brera Design District, sono una bella occasione per farlo. Il tema “Be District: creare connessioni, comunicare innovazione” ci allontana dal rischio di perdere memoria di quello che abbiamo imparato negli anni (un ctrl+alt+canc totale è un rischio che nessuno può permettersi), rilanciando il sapere in una dimensione di reticolo di relazioni e nozioni. Non esiste un solo progetto significativo che nasca singolo, non può nascere il design senza condivisione di idee e pratiche (e questo è emerso con chiarezza lo scorso anno, quando il tema era “Fare Artigianale e pensare Industriale”), così come non esiste innovazione senza una seria partecipazione alla conoscenza.
Quello che accade in questa settimana a Milano è l’essenza del design, che si manifesta attraverso la rappresentazione del progetto, la più grande celebrazione del pensiero che parte dagli oggetti e arriva ai comportamenti. Spesso ci si lamenta che il Salone sia ormai troppo distante dagli oggetti (mobili quasi non se ne vedono) e che sia troppo incentrato sugli eventi. Si tratta comunque della più grande concentrazione di creatività al mondo, in cui ogni forma di disegno progettuale trova il suo spazio: dalle “cose” alle immagini, dagli allestimenti effimeri all’arte che dura, dalla musica al cibo. E tutto questo è design, tutto questo è progetto.
Nella ricerca dell’innovazione la memoria conta. A Brera quest’anno la conservazione del passato la garantisce AIS/Design, ovvero l’Associazione italiana degli storici del design che, assieme a Brera Design District, si propone di avviare una serie di iniziative che ci possano legare al passato senza farci sprofondare nella nostalgia, la vera nemica di qualsiasi passo in avanti. In questa ottica, forte dell’indubbia potenza del video come strumento di diffusione della memoria, l’appuntamento con i video-documentari di Rai Educational “Storia del design Italiano. Lezioni di Design” si propone come appuntamento da non perdere nella settimana milanese. Ma il passato non sta solo nel video e lo possiamo rivedere, magnifico e maestoso, nelle immagini dei “Ritratti di Fabbrica” di Gabriele Basilico all’Ordine degli Architetti della Provincia di Milano.
Ambra Medda, che riceve quest’anno il premio Lezioni di Design, incarna il presente più promettente del design, con le sue attività che vanno dalla curatela al commercio, vissute sempre di più come l’armonica sintesi degli aspetti che decretano il successo di qualsiasi progetto di valore.
La contemporaneità del progetto la sanno raccontare bene anche il lavoro di Aldo Cibic e Giulio Iacchetti, bel presenti nel distretto, in quanto interpreti non solo del pensare, ma anche del fare italiano. Un’ulteriore forma di fare la troviamo negli scatti di Patrizia Scarzella, che con il reportage “Women’s Hands”, testimonia il lavoro realizzato in Tailandia, Kenya e Filippine per fornire a donne in difficoltà uno strumento di riscatto personale e sociale, proprio attraverso il design.
Uno sguardo promettente sul futuro arriva dalle “Lezioni di Design for Kids”, con Appartamento Lago e il corso di Alta Formazione di Design del Giocattolo del Poli.Design: saranno i piccoli a suggerirci alche strade da percorrere? Sicuramente loro apprezzeranno "Robot Therapy. Adotta un Robot” alla Mediateca Santa Teresa, dove tutti proveremo ad immaginare la robotica nella vita quotidiana, al di fuori dell’industria e oltre le visioni di maker e nerd. Non è quella dei robot, ma la meccanica magnifica di Ducati arriva per la prima volta al Fuorisalone e si farà ammirare per la sua capacità di rendere sensuale e desiderabile anche un freddo pezzo di metallo. La proiezione sul futuro, quella dei giovani designer, la troveremo anche da Lexus che, all’interno del meraviglioso Circolo Filologico, mostra al mondo i risultati suo Design Amazing 2014. Parlando di visioni, perché nessuno ha ancora realizzato una cucina open source? E invece ci ha pensato Valcucine, con un progetto tanto aperto quanto insolito.
Nella settimana in cui il design si scatta un bel selfie, non può mancare il racconto: lo realizza Unofficial Report, che raccoglierà le testimonianze di appassionati e operatori, trasformandole in un’ulteriore esposizione. Ma l’autoscatto ce lo possiamo anche fare da noi, magari al Martini Racing Lounge, il temporary bar di distretto allestito nella Mediateca di Santa Teresa.
Sediamoci dunque, ricominciamo da Brera quest’anno, ripartiamo da un luogo familiare, pieno di storia, che in questi giorni si riempie di tutto quello che ancora non ci aspettiamo. Alla ricerca dell’innovazione che modellerà la nostra vita quotidiana: il vero design.